Barbie

Diretto da Greta Gerwig. Stati Uniti, 2023. Per quanto ci si possa girare intorno, questo è un film su una bambola prodotto dalla stessa azienda di giocattoli che produce la bambola, per monetizzare in altri modi con la sua bambola. Non è granché come film, tra qualche anno magari anche gli entusiasti lo ammetteranno. Sceneggiatura scadente e didascalica, perfino dogmatica; storia alquanto sciocca (avrebbe potuto almeno essere più divertente); buone scenografie; canzoni e numeri ballati piacevol...
Read post

Wednesday

Diretto da Tim Burton, Gandja Monteiro, James Marshall. Stati Uniti, 2022. Manca quasi del tutto l'ironia macabra e scanzonata degli Addams (pochi minuti di brio affidati allo zio Fester), sostituita da una seriosa sceneggiatura che sembra davvero credere all'importanza di risolvere un enigma uguale a mille altri di mille altri film e serie tv. Un lavoro in tutto e per tutto "normale" - per usare il linguaggio della serie tv - con una protagonista "normalizzata", tutti i "normali" clichés e paro...
Read post

Le ultime cose

Diretto da Irene Dionisio. Italia, Svizzera, 2016. Questa storia insolita parte bene, descrivendo lo strano mondo dei banchi dei pegni in una Torino respingente dai colori particolarmente freddi; nello sviluppo non riesce però a dare profondità ai personaggi, il cui buon potenziale drammaturgico non viene purtroppo adeguatamente sfruttato. ★★★ 6 ...
Read post

Noroît

Diretto da Jacques Rivette. Francia, 1976. Esteriormente farebbe pensare ad alcuni capolavori di Raul Ruiz girati in quegli stessi anni o di poco successivi ma, se in quelli si viene guidati (e indotti a perdersi) da un lirismo diffuso e surreale, qui è il gioco combinatorio di arti performative d'avanguardia a sorreggere la messa in scena. Teatrale, a tratti sinceramente poetico, ma non il miglior Rivette. ★★★★ 7 ...
Read post

Orgy of the dead

Diretto da Stephen C. Apostolof. Stati Uniti, 1965. Il film ha, come unico scopo, assecondare interminabili sequenze di spogliarello, ma le ragioni di una visione oggi sono diverse. Sul piano cinematografico, è interessante confrontarsi con l'esasperante lentezza del girato, la pretestuosità della trama, l'inadeguatezza dei mezzi; sul piano del costume, il confronto è con la naiveté di una blanda trasgressione da drive-in. Simpatico, ma pur sempre di una noia mortale. ★ 2 ...
Read post

Cuadecuc, Vampir

Diretto da Pere Portabella. Spagna, 1971. La premessa sperimentale è stimolante e il film si mantiene su un buon livello, con un uso non scontato e poetico del sonoro e di contrasto e saturazione del bianco e nero. Non è un capolavoro e manca qualcosa per farlo uscire da un ambito strettamente sperimentale, ma è superiore al parallelo film ufficiale di Franco e il fascino di Soledad Miranda riesce a essere qui addirittura ipnotico. ★★★★ 7 ...
Read post

Le sorelle Macaluso

Diretto da Emma Dante. Italia, 2020. Deprimente, appesantito da simbolismi (l'episodio dei dolci divorati è così scoperto, marcato e prolungato da risultare addirittura stucchevole) che tolgono troppo, troppo tempo al racconto di una storia lunga decenni ma toccata solo per cenni. Buona prova attoriale di tutte le attrici che salva l'onore, non il film: quando l'autorialità pecca di pretenziosità fa immancabilmente danni. ★★ 4 ...
Read post

Anita - Ur en tonårsflickas dagbok

BOCCA DI VELLUTO. Diretto da Torgny Wickman. Svezia, Francia, 1973. Superiore alla generale cattiva fama di cui godono i film softcore del periodo e meno gratuito di quanto ci si aspetterebbe. Stellan Skarsgård interpreterà molti anni più tardi Nymphomaniac di Lars Von Trier, film di cui questo potrebbe esser considerato una sorta di archetipo. ★★★ 6 ...
Read post

Hikari | 光

RADIANCE. Diretto da Naomi Kawase. Giappone, Francia, 2017. A partire da uno spunto meta-cinematograficamente alquanto stimolante, la realizzazione di descrizioni audio per spettatori ipovedenti, il film si muove con la lentezza delle nuvole e dei tramonti spesso inquadrati e una compostezza tutta giapponese nel raccontare i sentimenti. ★★★★ 7 ...
Read post

Visions of ecstasy

Diretto da Nigel Wingrove. Regno Unito, 1989. Malgrado la (morbida) lentezza, questo breve film appare come un balletto in 3 scene, di cui 2 sovrapposte in sede di montaggio. Fotografia contrastata, colori saturi accentuano, con echi caravaggeschi, la chiave di lettura erotica di una vicenda sacra, inserendola in un filone che ha per capostipite illustre nientemeno che lo scultore Bernini. Troppo poco lo spazio qui per affrontare un discorso sulla blasfemia. ★★★★ 7 ...
Read post

The rendez-vous of déjà-vu, la fille du 14 juillet

Diretto da Antonin Peretjatko. Francia, 2013. Un frullato citazionista, ma divertente e ben realizzato. Goliardico e romantico allo stesso tempo. Cinema come gioco, si fa voler bene... pas mal. ★★★★ 7 ...
Read post

To Rome with love

Diretto da Woody Allen. Stati Uniti/Italia, 2012. Il risultato finale è inferiore alla somma delle sue parti, ma in questo film si trovano comunque alcune delle idee migliori della carriera di Woody Allen, come quella di giocare con stereotipi e modi di dire (locali e universali) facendoli materializzare in vignette surreali (le parti). Sentito omaggio all'Italia del cinema che fu. ★★★ 6 ...
Read post

Dona Flor e seus dois maridos

DONNA FLOR E I SUOI DUE MARITI. Diretto da Bruno Barreto. Brasile, 1976. Ben caratterizzati i diversi personaggi e assai divertente nell'ultima parte. Meravigliosa la protagonista. ★★★★ 7 ...
Read post

La belle captive

Diretto da Alain Robbe-Grillet. Francia, 1983. I film di Robbe-Grillet sono giochi intellettuali e meta-artistici più o meno raffinati che possono o meno interessare e risultare stimolanti o noiosi in quanto tali. In questo caso la maggiormente dichiarata derivazione onirica rende paradossalmente più lineare la fruizione e comprensibile l’intreccio rispetto ad altri suoi lavori. Grande cura nella messa in scena. ★★★★ 7 ...
Read post

Dr. M

DOCTOR M. Diretto da Claude Chabrol. Italia, Francia, 1990. Funzionano le atmosfere cupe; curiosi gli anacronismi. Interessante l'uso ripetuto di Musorgskij nella versione rock/metal dei Mekong Delta. ★★★ 6 ...
Read post

Valerie a týden divů

FANTASIE DI UNA TREDICENNE. VALERIE AND HER WEEK OF WONDERS. Diretto da JAROMIL JIREŠ. Czechoslovakia, 1970. Titolo italiano fuorviante, benché non campato per aria; il titolo originario lo ricollega a un immaginario carrolliano, ormai impregnato di surrealismo e psichedelia: onirico, bizzarro, crudele, sensuale. Bellissimo film. ★★★★ 8 ...
Read post

Portrait de la jeune fille en feu

RITRATTO DELLA GIOVANE IN FIAMME. Diretto da Céline Sciamma. Francia, 2019. Con un pittore avremmo avuta una patinata storia di denuncia di classe; c'è invece una pittrice e abbiamo una patinata storia di denuncia di genere. La trama procede senza sorprese fino alla conclusione, seguendo un programma oltremodo didascalico. Cinematograficamente informato, ma di scarsa rilevanza artistica ed è incredibile - ma facilmente spiegabile - il livello di sopravvalutazione raggiunto da questo film. ★★ 4 ...
Read post

Flashdance

Diretto da Adrian Lyne. Stati Uniti, 1983. Vicenda e sceneggiatura senza grandi ricercatezze (realismo da favola) come spesso succede nel teatro musicale e nel balletto, dove sono altri gli elementi a decretare la riuscita di un lavoro: la musica e la danza. L'intreccio è stereotipato, ma funzionale al ritmo del film e, parlando di ritmo, grande rilievo hanno qui le musiche di Moroder e le coreografie-videoclip. Iconico. Una stella in più per la protagonista. ★★★★ 7 ...
Read post