07 aprile 2022

Ho finalmente acquisito abbastanza fiducia in me stesso da poter credere di fare qualsiasi cosa io voglia fare.
L'unico limite a ciò che voglio fare è la libertà altrui. O meglio, non la definirei come un vero e proprio limite ma come un confine estremamente lasco.
Dal mio ultimo viaggio ho capito che prima non erano gli altri ad impedirmi di fare ciò che volevo. Ero io a limitare me stesso per la paura di un eventuale giudizio o fallimento usato per rinchiudere le mie mille sfaccettature in una sola etichetta. Ho capito solo adesso che siamo portati a semplificare la realtà e che è umano sfruttare questo il ragionamento analitico (if this do this). È molto più difficile tentare razionalmente di uscire da questo circolo vizioso. Però non è nemmeno possibile pretendere che le persone facciano questo sforzo per ogni nuova conoscenza. La cosa che posso fare io per cercare di ovviare a questo problema è fare tutto ciò che mi sento di fare senza temere il giudizio. Consapevole del fatto che una manciata di azioni non coincide con ciò che io sono veramente. Non devo avere il timore di sbagliare e la paura di associare qualcosa di triste o fallimentare alla mia figura. Devo cercare di nuotare controcorrente per estirpare il più possibile questi giudizi rapidi e spesso difficilmente rivalutabili dalla mia testa.