L'euforia all'alba della nostra estinzione

Ore di euforia che crollano in pochi minuti. Basta un pizzico di stanchezza, un pensiero intrusivo, una folata di vento, lo sfrigolare della pagina di un libro, un attimo di silenzio, le palpebre che si abbassano per una frazione millimesimale di secondo, il ricordo di un viso, il ricordo di un gesto, qualcosa di bello ma anche qualcosa di brutto, il tramonto del sole, l'alba, le stelle luminose nel cielo scuro, la fortuna che avranno gli umani che abiteranno la terra quando tra milioni di anni la nostra terra non vedrà più luci stellari nel proprio cielo, la fortuna di chi vivrà all'alba della propria estinzione.

Euforia e depressione.
Una depressione devastante, invalidante, sfolgorante, magnifica, brillante, brucia come il sole, attira come un buco nero, macina materia, esplelle materia visibile, diventa materia oscura, divora e devasta, sostiene e opprime.

Io e la mia depressione.
Io, da solo.


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