Non ci siamo maledetti abbastanza

La parte più dolorosa è quella che ti vede abbandonare le amicizie, quelle più intime; abbandonare le tue conoscenze, i tuoi cari; i luoghi a cui sei stato legato e a cui forse lo sei ancora. Ma è necessario questo progressivo abbandono, non puoi fare diversamente. E prima che tu vada via, assisti alla vita che prosegue, nonostante tutto.
Vorresti ritornare ad abbracciare i tuoi amici, le persone che hai amato. Versi lacrime di malinconia. chiudi un cerchio, finisce un'era, si riallaccia un ciclo. E la conclusione è sempre la stessa: una solitudine siderale. Ma non puoi incolpare nessuno, ricade tutto su ste stesso.
Una volta pensavi ci fosse una via d'uscita. Era l'epoca in cui accettavi le illusioni per quello che erano, come unica soluzione alla desertificazione della tua filosofia.
Adesso c'è solo vomito e lacrime.
Non hai mai vomitato tanto come in questi mesi.
Sei diventato adulto, ma nel senso peggiore. Hai sperimentato la solitudine, l'hai coltivata, l'hai scelta, era l'unica soluzione.
Nessuno, ti pare, riesce a vedere la sofferenza che trasudi dai tuoi pori. Sei tutto una piaga. Una piaga di dolore.
Dio, se solo si potesse tornare indietro, e non poter nascere!
Ce la siamo presa per secoli contro Dio, non riuscendo a comprendere che Dio eravamo noi. Non ci siamo maledetti abbastanza.
Conati di vomito. Bile. Lacrime. Rifiuto. Fallimento.
Non sono mai stato così solo.


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