Demon. Irrefrenabile e fuori controllo.
March 11, 2022•1,599 words
Nato come webcomics, Demon si conquista un posto tra i fumetti più folli e dinamici in assoluto di questi ultimi anni. Senza un minuto di respiro ed una quantità di sangue non indifferente, Demon non da pausa, dalla prima all'ultima pagina.
Demon è un comics in quattro volumi, scritto e disegnato da Jeson Shiga nel 2014 sotto forma di webcomic, raccolto in volumetti autoprodotti e successivamente, tra il 2016 ed il 2017, edito anche da First Second.
Demon racconta di Jimmy Yee, un uomo che si reincarna nel corpo disponibile più vicino ogni volta che muore.
Da notare che, pur non avendo nulla in comune tra di loro, Shiga ha utilizzato il personaggio di Jimmy Yee anche in alcuni comics per ragazzi.
Demon Vol.01
Nonostante tutti i suoi tentativi, Jimmy Yee non riesce a togliersi la vita. Si è impiccato, tagliato le vene, sparato un colpo di pistola in testa e molto altro ancora, ma non c’è stato nulla da fare. Ogni volta si risveglia, apparentemente come se nulla fosse accaduto, all’interno della sua camera dello scialbo Sunbeam Motel. Jimmy cercherà di capire cosa sta succedendo, se è morto e se ora si trova all’inferno.
Dopo svariate morti fallite, si renderà conto di essere un demone con la capacità di reincarnarsi nel corpo più vicino. Farà la conoscenza del detective Hunter, un agente dell’OSS che, a conoscenza del suo stato di immortalità, lo vuole reclutare nell’agenzia e lo fa imprigionare. Ma Jimmy è convinto che lo voglia come sicario personale, o peggio ancora per sezionarlo e studiarlo. Decide quindi di fuggire.
Demon Vol.02
Hunter e l’OSS vogliono servirsi della figlia di Jimmy per catturarlo, ma lui sarà disposto a fare qualsiasi cosa per tenere la sua Sweetpea al sicuro. Immortale, amorale e privo di qualsiasi interesse nei confronti degli altri, Jimmy non si farà scrupoli per proteggerla, anche se per farlo dovesse distruggere l’umanità intera. Si scoprirà anche cosa abbia spinto Jimmy a volersi suicidare all’inizio del primo volume e che anche sua figlia è un demone, immortale proprio come lui.
Demon Vol.03
Dotato di poteri da demone e dell’immortalità, niente è negato o impossibile per Jimmy Yee. Ormai ha provato di tutto ed ogni tipo di piacere che la vita poteva dargli. Sicuro che nessuno possa più infastidire lui e Sweetpea, le sue giornate passano senza problemi e “tranquille”. Ma dopo 200 anni la vita può diventare noiosa…
Demon Vol.04
Dopo più di due secoli di vita, Jimmy scopre che Hunter è ancora vivo essendo egli stesso un demone. Hunter ha passato più di un secolo a studiare un piano per poter catturare ed uccidere Jimmy ed ora sembra aver trovato la soluzione. Per fare questo dovrà utilizzare (nuovamente) l’esca più adatta: Sweetpea, la figlia del suo acerrimo nemico. Comincerà così un epico scontro, senza esclusione di colpi e molto spargimento di sangue, che porterà alla fine di questa esaltante, pazza, saga.
La maggior parte dei fumetti di Jason Shiga sono strutturati come dei puzzle, tante tessere narrative che, incastrate tra loro, danno il quadro completo della situazione. Shiga è molto abile nel disseminare gli indizi man mano che la storia si evolve, anche se spesso non li capiremo nel momento in cui ci vengono presentati. Alla fine, quando la “verità” apparirà davanti ai nostri occhi, ci renderemo conto che nulla è stato lasciato al caso. Tutto fa parte di un unico “disegno” che, fin dalla prima vignetta, è congegnato per far si che ogni "tessera" combaci perfettamente con le altre, portando alla logica conclusione della storia.
In questo l’autore è un vero maestro e Demon non fa eccezione.
Pieno di situazioni paradossali, che in più di un’occasione ci faranno chiedere come potranno essere risolte, Demon è un fumetto incentrato sul pensiero laterale. La risoluzione di problemi logici attraverso un'attenta osservazione del problema stesso, da “angolazioni” diverse, diventa la chiave per “togliersi dai guai” e la progressione della storia.
In Demon c’è la ricerca della strategia, lo sfruttare ciò che l’avversario ha di più caro a proprio vantaggio, il volgere a proprio favore quelle che sono le forze dell’avversario. Ma soprattutto, in Demon, si parla di ciò che è moralmente etico e di quando uccidere possa essere considerato "ammissibile", per il raggiungimento dei propri scopi.
Jimmy è completamente fuori controllo e senza limiti, pronto a qualsiasi azione della peggior specie. Tra i due antagonisti della storia, Hunter e Jimmy, non c’è una reale differenza. Il primo vuole utilizzare il secondo come macchina per uccidere chiunque si opponga agli ideali americani, il secondo invece non vuole essere al servizio di nessuno ma libero di “eliminare” solo chi si frappone tra lui ed i suoi interessi.
Entrambi non hanno alcun rispetto per la vita umana e sono pronti ad uccidere chiunque, se necessario per soddisfare le proprie volontà. Sono antagonisti per il solo motivo di avere desideri differenti da realizzare e non per motivi ideologici o etici differenti.
Non esiste un bene o un male per i due, ma solo un io (con le sue necessità) e un non io.
La serie è avvincente, ma anche un pugno nello stomaco per la crudezza di alcune situazioni. Shiga possiede grande padronanza nella gestione delle pagine e nella disposizione delle vignette che compongono le tavole e già dalle primissime pagine di Demon ci si rende conto perfettamente questa sua capacità.
Tavole formate da vignette disposte in fitte griglie perfettamente simmetriche, che danno un senso di controllo estremo, altre con pannelli mescolati tra di loro ad enfatizzare le situazioni più caotiche e a restituire il senso di disorientamento e disagio provati dal protagonista. E, ancora, incredibili scene d’azione estremamente fluide dimostrano la capacità di Shiga nel prendersi i tempi giusti, pagina dopo pagina, riuscendo a cogliere al meglio l’effetto di ogni situazione, esaltandone al massimo l’impatto. Tutto sempre con armoniosa continuità.
Il controllo sulla pagina dell'autore californiano è pressoché totale.
Dall’uso dei pochissimi colori, come anche nel bianco e nero, dai tratti mai esagerati e sempre perfettamente calibrati, il suo stile, a prima vista straordinariamente semplice e contraddistinto da personaggi dalle strane caratteristiche somatiche, caratterizzati da occhi come protuberanze, profili spesso senza bocca, tutto “cerchi, triangoli e quadrati”, ad una prima occhiata può apparire elementare. In realtà, si tratta di una falsa semplicità dietro alla quale trovano spazio spessore e profondità.
La grande capacità nel mostrare particolari come le mimiche facciali ed i linguaggi corporei, non fanno che aumentare la forza dei personaggi e la loro comunicatività. Non fatevi quindi fuorviare dalla presunta semplicità dei suoi disegni: Shiga è un vero e proprio talento e lo dimostra ad ogni pagina.
Demon è un fumetto molto particolare, che per la sua natura violenta estremamente grafica, sicuramente non è per tutti.
Ma è anche un comics divertente, imprevedibile e, soprattutto, ben scritto ed altrettanto ben disegnato.
In fatto di storytelling, Jason Shiga occupa certamente un posto di primo piano e leggendo Demon ci si rende conto che non è secondo a nessuno. Il suo stile grafico essenziale e “semplice” si può amare o odiare, ma di sicuro non passa inosservato.
Del resto, non è un caso che Scott McCloud - pluripremiato autore (tra le altre cose) di Zot! (id.) e The Sculptor (Lo Scultore), entrambi editi in Italia da Bao Publishing, parlando di Jason Shiga, abbia affermato «Crazy + Genius = Shiga» («Pazzia + Genio = Shiga»).
Il nichilismo dei due protagonisti/antagonisti è disarmante e della peggior specie, incapaci come sono di interessarsi al valore della vita altrui. Eppure, ci si ritroverà a “capire” e quasi “giustificare” le azioni, anche le più scellerate. Il risultato che ne scaturisce è un umorismo che può risultare secco e socialmente imbarazzante, che però dovrebbe far riflettere su quello che si è disposti ad accettare e fare per una presunta necessità.
Un plauso a Coconino Press, che ha deciso di portare questo incredibile comics anche dalle nostre parti, sperando che questo apra la strada anche alla pubblicazione degli altri suoi lavori, magari cominciando dall’adrenalinico Bookhunter”(Sparkplug Comics, 2007) o da quel gioiellino interattivo per ragazzi che è Meanwhile: Pick Any Path. 3,856 Story Possibilities (Harry N. Abrams, 2010). Quest’ultimo disponibile anche per iPhone, iPad ed Apple TV in App Store, e per Windows, Mac e Linux su Steam e itch.io.
Essenziale
Jason Shiga
Fumettista asiatico-americano, Jason Shiga è nato ad Oakland, California, nel 1976. Il padre Seiji, era un animatore che lavorò anche alla Rankin/Bass Productions. Ha realizzato molti fumetti per ragazzi e bambini spesso con elementi interattivi. I suoi comics sono caratterizzati per le trame intricate e, quando realizza storie adulte, dalle inaspettate esplosioni di violenza.
Laureato nel 1998 in Matematica Pura a Berkeley, presso l’Università della California, Shiga trasporta la sua passione per la scienza logica all’interno dei suoi fumetti attraverso l’ausilio di enigmi da risolvere, nonché a metodi di narrazione non convenzionali.
Nel 2005 realizza la copertina per il numero 18 della prestigiosa rivista di letteratura McSweeney’s Quarterly (inverno 2005/2006), realizzando un intricato labirinto risolto sul fronte, ed uno leggermente differente e non risolto sul retro.
Vincitore di vari premi, tra cui l’Eisner Award come Talent Deserving of Wider Recognition (Talento meritevole di maggior considerazione), vinto nel 2003 per l’album Fleep, anche nominato come Best Single Issue or One-Shot.
Jason Shiga ha lavorato anche su Nickelodeon Magazine, per il quale ha scritto e disegnato numerose storie con personaggi sia originali che famosi, tra cui SpongeBob SquarePants e The Fairly OddParents (in italiano Due Fantagenitori).
È apparso come cameo nella veste del nerd risolvi-Cubo di Rubik nel comic Ungrateful Appreciation del due volte vincitore di un Eisner Award, Derek Kirk Kim.