Il viaggio di Tuf. Gatti, ecologia e mondi da salvare.

Calvo, ecologista convinto, vegetariano, pallido e decisamente sovrappeso, Haviland Tuf non si può certo definire come il classico eroe dei romanzi. Ma le sue avventure non sono certo meno affascinanti. E poi, Tuf ama i gatti.


Haviland Tuf, mercante spaziale con una situazione finanziaria gravemente compromessa, viene ingaggiato da un eterogeneo gruppo di spregiudicati affaristi per essere trasportati nei pressi di un pianeta, la cui popolazione è di continuo decimata a causa del proliferare incessante di svariate epidemie attribuibili, stando alle leggende, alla Stella del Morbo.
Chiaramente, questi individui non sono minimamente interessati a quanto accade agli sfortunati abitanti dello sciagurato pianeta. Sono invece molto interessati alla stella della leggenda, che potrebbe essere in realtà una delle astronavi dei Genieri Ecologici, un gruppo che in tempi più remoti era in possesso di tutti i segreti biologici e genetici di ogni essere vivente abitante nei mondi conosciuti dell’universo.
Questa la storia alla base dei racconti raccolti ne Il viaggio di Tuf.


Nei primi anni Settanta, parlare di ecologia era in voga e George R.R. Martin, allora ventisettenne, decise di esplorare questa tematica creando un personaggio che si occupasse - o almeno cercasse - di porre rimedio ai problemi ambientali ed ecologici dei vari mondi che ne avessero avuto bisogno. Nacque quindi Haviland Tuf, non proprio il prototipo dell’eroico ed avventuroso astronauta, dal fisico prestante ed atletico. Viaggiatore interstellare, ecologista, fervido amante dei gatti, alto, smunto e calvo, convintissimo vegetariano ma palesemente sovrappeso, amante della birra e dei funghi, controllato e distaccato, ma dotato di un grande senso etico. Comandante dell’Arca, un’astronave di trenta chilometri funzionante ad eco-propulsione con la quale esplora le galassie alla continua ricerca di mondi bisognosi, per aiutarli ad affrontare e risolvere i problemi ecologici che gli affliggono. Sarà solo per un caso fortuito che si troverà a comandare l’imponente astronave di cui lui è l’unico componente umano tra i felini e con la quale s’impegnerà a prestare soccorso ad interi mondi bisognosi di aiuto, affrontando i criminali più temibili.
Si tratta quindi di un protagonista decisamente particolare e fuori dal comune, che proprio per questo motivo resta impresso nella mente e nella fantasia del lettore.

Nel libro sono raccolti tutti i sette racconti aventi per protagonista Haviland Tuf, cronologicamente collegati tra di loro e formanti un unico ciclo narrativo - nel quale si respira l’influenza di Jack Vance.
Pubblicati singolarmente tra il 1976 ed il 1985 su “Analog Science Fiction and Fact” (sei racconti) e “Andromeda” (un racconto), vennero successivamente editi sotto forma di romanzo con il titolo Il viaggio di Tuf (Tuf Voyaging, 1986).
I suoi viaggi lo porteranno ad esplorare tutti gli angoli dell’universo nella sua nuova veste di Geniere Ecologico, impegnato ad utilizzare tutte le incredibili risorse dell’Arca per il bene, piuttosto che come arma di distruzione e sottomissione.
Le avventure che avremo modo di vivere durante la lettura saranno tra le più diverse tra loro, ma tutte sempre con un sottotesto significativo. Nei racconti vengono affrontati tematiche quali l’ecologia, il pericolo derivante dal potere, il rispetto per l’ecosistema e gli animali. Durante la lettura ci troveremo quindi a riflettere e ragionare di temi e concetti importanti.
Martin cattura il lettore con una serie di storie che, oltre a presentare dei personaggi particolari e fuori dagli schemi, offrono una rappresentazione dei mondi interplanetari e dei suoi abitanti che sa restituire una sensazione di reale intensità, conducendo così i lettori verso di essi come per incanto.
Con Haviland Tuf, ci troviamo di fronte ad un personaggio complesso e dalle molteplici sfumature. Di certo uno dei più singolari ed intriganti che si possa trovare nel panorama della letteratura di genere. E rincresce che lo scrittore americano non abbia dato un seguito alle avventure di questo navigatore interstellare sui generis. In realtà, una seconda serie di storie dal titolo “Twice as Tuf” era stata programmata ma, una volta entrato nella produzione delle serie televisive “Ai confini della realtà” (The Twilight Zone) e “La Bella e la Bestia” (Beauty and the Beast), non ebbe mai il tempo per realizzarla.

Il viaggio di Tuf è un libro piacevole, che si legge tutto d’un fiato, grazie anche ad un protagonista particolare e caratterizzato in modo affascinante. Forse non ci troviamo alla presenza di un classico della fantascienza, ma le storie che compongono l’antologia sono estremamente scorrevoli e sufficientemente complesse ed originali da non deludere. Dal navigato divoratore di fantascienza al neofita intento a muovere i primi passi nel genere, tutti resteranno molto soddisfatti dalle avventure di Haviland Tuf.

Divertente e appassionante


George R.R. Martin

Principalmente conosciuto per i libri fantasy appartenenti al ciclo de “Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco” (A Song of Ice and Fire, 1986-presente), recentemente trasposta anche nella serie televisiva di enorme successo mondiale “Il Trono di Spade” (Game of Thrones, 2011-in produzione), Martin è anche un autore di fantascienza, genere con il quale ha iniziato la sua carriera di scrittore e con il quale si è cimentato in parecchie occasioni e con notevoli risultati, sia di critica che di pubblico. E con Il viaggio di Tuf, una volta di più, lo scrittore statunitense dà prova delle sue notevoli capacità narrative. Capacità che gli sono valse numerosi riconoscimenti, tra cui spiccano ben sei premi Hugo, due Nebula e quattro Locus - oltre ad innumerevoli nomination.



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