Realismo pessimista 2/Realistic pessimism 2
August 5, 2023•532 words
di Roithamer
In ricordo del 25 luglio 2017
Il primo anno parlavo coi morti.
Il secondo anno ero convinto fosse giunto il momento di parlare con Dio.
Ma fu proprio allora che iniziai a ritirarmi dall’aldilà.
Il terzo anno i morti non ti parlano più. Dio ritorna a essere l’Idea.
Da lì in poi, vivi nell’oblio, anticipazione del tuo abisso.
Ecco perché non ti parlo più, Padre Mio.
Si è schiarita la nebbia, ora vedo il paesaggio: distesa di rocce.
Le radiazioni solari colpiscono i miei sensi, e il tuo significato è dimentico.
Quando ti nomino, Padre mio, tu sei già svanito.
**
Il vuoto, la mancanza, l'inesorabile solitudine, l'impossibilità di riavvolgere il Tempo, la sensazione d'essere persi in un mondo nel quale non riesci ancora a riconoscerti.
*
Non riesco a far pace con la Morte e insulto e insozzo la Vita.
*
Non morire: sparire.
*
Da solo o in compagnia: ciò che importa è essere tristi.
*
La normalità non mi smuove alcun interesse: conta solo la malattia, la psicopatia, l’abisso dell’anima.
Il resto è fuffa.
*
Tutto crolla.
La terra crolla, mi devasta.
Sono sepolto sotto le sue macerie.
*
Se solo il cuore si fermasse, lieve, nella notte…
*
Mi giro e rigiro nel letto. Non riesco a dormire.
Gli insetti mi divorano e gli spettri stano a guardare
*
Non solo è importante saper morire, ma soprattutto non lasciare alcuna traccia né alcun ricordo di sé.
*
Bisogna farla finita con sé stessi, col proprio Io.
Bisogna distruggersi, scarnificarsi.
In memory of 25 July 2017
The first year I was talking to the dead.
The second year I was persuaded it was time to talk to God.
But it was precisely then that I began to withdraw from the afterlife.
The third year, the dead no longer speak to you. God becomes the Idea again.
From there on, you live in oblivion, foreshadowing your abyss.
That is why I no longer speak to you, My Father.
The fog has cleared, now I see the landscape: a wasteland of rocks.
Solar radiations strike my senses, and your meaning is forgotten.
When I name you, My Father, you have already vanished.
**
Emptiness, absence, relentless solitude, the impossibility of rewinding Time, the feeling of being lost in a world in which you cannot yet recognise yourself.
*
I can't come to terms with Death and I insult and besmirch Life.
*
Not to die: to disappear.
*
Alone or in company: what matters is to be sad.
*
I couldn't care less about normality. only illness, psychopathy, the abyss of the soul matters.
The rest is fluff.
*
Everything collapses.
The earth collapses, devastates me.
I am buried under its rubble.
*
If only the heart could stop, lightly, in the night...
*
I toss and turn in bed. I cannot sleep.
The insects devour me and the ghosts watch.
*
Not only is it important to know how to die, but above all to leave no trace or memory.
*
One must put an end to oneself, to one's own Self.
One must destroy oneself, to skin oneself.
Translated by Pietro da Morrone