Web e Identità

La recente acquisizione di Twitter da parte della compagine industriale targata Elon Musk, ovvero i numerosi intendimenti o proclami del bizzarro imprenditore statunitense, hanno fatto affiorare la questione degli account verificati, resi iconicamente celebri dagli ormai onnipresenti simboli "spunta blu" che ormai vediamo ovunque come gli FNORD di discordiana memoria. (Ok, questa è forse troppo raffinata e non pretendo che la capiate.)

A parte la componente indubbiamente memetica e propagandistica, tipica delle azioni di marketing del lunatico ma furbissimo Musk, c'è da dire che non si tratta di una questione da poco.

Qualcuno dirà, non senza una buona dose di ragionevolezza, che gli account verificati hanno senso per brand e testimonial universalmente riconosciuti, e dunque puntualmente contraffatti per scopi più o meno truffaldini. Ebbene, questo è vero, anzi verissimo, dato che ciascuno di noi credo si sia imbattuto in spot dove Jovanotti o Bezos snocciolano alla plebe il segreto per guadagnare cento dollari al secondo. Ma a mio avviso c'è di più, e la verifica di un account ha senso anche per l'utente medio.

Come esperto e fautore entusiasta delle crypto monete dovrei essere un fanatico della privacy, e vi assicuro che lo sono. Ma la privacy non ha secondo me alcun rapporto, tranne in casi del tutto specifici, con l'identità. Al contrario, credo che la questione di una vera e propria ecologia dell'identità nel web costituisca un tema a dir poco cruciale, trattato sempre in modalità puramente tecniche, e quasi mai comportamentali e strategiche.

Il primissimo web era fatto solo di pseudonimi, ovvero nickname. La cosa aveva senso, in quanto l'utenza era talmente minimale, ovvero costituita praticamente solo da una stretta cerchia di informatici, che la capitalizzazione identitaria avveniva comunque.

Oggi come oggi, ossia in una situazione di web massificato, la proliferazione di pseudonimi produce una paradossale assenza di concorrenza reale. Quelli che potrei chiamare "atomi identitari" sono talmente numerosi che non è possibile seguirli dando loro un senso in assenza di verifica identitaria. Usando una metafora finanziaria, non c'è più il collaterale aureo, e questo porta a un fenomeno detto inflazione, ossia svalutazione di una cartamoneta prodotta in dosi eccessive.

Verificare un account significa agganciarlo a un collaterale nel mondo reale.

La questione della privacy è ben diversa, e ci sono strumenti assolutamente efficaci per trattarla altrove rispetto al problema dell'identità verificata.


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