Premessa

Io sono una grande estimatore e utilizzatore del browser Vivaldi, che da tempo ha quasi completamente sostituito tutti gli altri browser nella maggioranza delle mie attività aventi a che fare col web (soprattutto "tradizionale", oggi detto Web2 per distinguerlo dal Web3). Capita tuttavia che Jon S. von Tetzchner, il capo del team Vivaldi, sia un forte detrattore delle cryptomonete, e abbia più volte manifestato il suo dissenso verso qualsiasi cosa abbia a che fare con Bitcoin, altcoin, blockchain e via discorrendo. Questa posizione ha tenuto sempre lontano Vivaldi da qualsivoglia commistione sia tecnica che culturale con tali argomenti e tecnologie.

Ebbene, come voi tutti sapete, io lavoro esattamente nel campo crypto, e non faccio ovviamente mistero delle mie idee in materia, sia esaltando quelle che ritengo le buone prassi nel settore, sia promuovendo miei servizi e prodotti, mediati dall'azienda onesta e certificata che rappresento.

Cosa è successo?

Il fatto che Vivaldi non sia, come Brave o Opera, un browser "nativo crypto" a me non ha mai dato e non dà alcun fastidio. Anzi, a dirla tutta ritengo che la scelta di mantenere il più possibile neutro un browser, e di non appesantirlo con applicazioni che, legittimamente, potrebbero non interessare l'utente finale, sia addirittura preferibile, ragionevole e tecnicamente encomiabile. Non per niente Vivaldi continua ad essere il mio browser preferito, ed io un suo totale sostenitore.

Tempo fa, però, alcune mie affermazioni crypto-oriented nella community Mastodon di Vivaldi, di cui faccio parte, sono state immediatamente censurate in quanto non conformi alla policy della community. La cosa mi ha lasciato a dire il vero un po' basito, visto che è ovvio che ritengo di essere pienamente dalla parte della ragione quando parlo diffusamente e con competenza di qualcosa, qualsiasi cosa sia, visto che l'ho studiata a fondo. Ma nel contempo rispetto pienamente le opinioni altrui, specie di chi, gratuitamente, mi sta comunque fornendo uno spazio nella rete. Le regole sono regole, e non ho avuto alcun problema a cancellare i contenuti incriminati e a rileggermi bene quelle che erano evidentemente delle linee di condotta alle quali mi dovevo attenere, e alle quali, da lì in poi, mi sono sempre attenuto. Della serie, parla di crypto dove vuoi, ma non parlarne dentro la community di Vivaldi. Patti chiari, amicizia lunga.

Cosa sta succedendo?

Capita che a distanza di qualche mese mi sia accorto che un certo palese attivista e promotore di crypto sia da pochi giorni diventato addirittura ambasciatore di Vivaldi, il tutto, evidentemente, in barba ai principi e a tutti i bei discorsi che ho sentito pronunciare da quello che chiamerò il signor Jon.

Non parlo cioè di un comune utente che, come me, usa e apprezza questo browser, imponendosi di parlare di crypto altrove. No, parlo proprio di un ambasciatore del browser. Detta in altri termini, sarebbe come affidare la guida di un'associazione di vegani a un commerciante di carne in scatola.

Che tale persona sia evidentemente promotrice coram populo della crypto-cultura si evince, mi pare piuttosto palesemente, anche solo osservando il suo logo e la sua t-shirt, che compaiono tranquillamente anche nel post che pubblicizza la sopraccitata nomina di ambasciatore. (Poi rimosso. Si veda aggiornamento.)

Ovviamente ho fatto presente la cosa ai responsabili, che, prevedibilmente, si sono pateticamente arrampicati sugli specchi dicendo che la persona tiene separate le cose (anche il commerciante di carne in scatola le potrebbe tenere separate?) e non inserisce alcuna propaganda all'interno di Vivaldi. Che questa cosa sia impossibile da sostenere appare evidente da quanto ho detto.

Questo per dire che non mi prendi in giro, e adesso i tuoi utenti se ne accorgeranno.

Aggiornamento

Dalle mie parti si dice che è peggio il rattoppo dello strappo. Ebbene, il team Vivaldi ha visto bene di togliere la "Z" rappresentativa della cryptomoneta Z-cash. Ecco la versione finale. A voi il giudizio...

Con i commenti del vassallo...